I miei film del 2024… per non (s)crollare

Eccoci al momento del bilancio d’annata.

Filo conduttore della selezione: film che tendono a migliorarci la vita. Mostrandoci passato e presente con lenti nuove. Immaginando il futuro. Fantasticando su altri mondi possibili. Rendendo onore, insomma, a creatività e fantasia come doti utili all’evoluzione.

Certo, ambire ad una crescita collettiva è velleitario, di questi tempi… Tuttavia è innegabile che il cinema si offra come stimolo per una presa di coscienza della realtà, mostrandone le sfaccettature. Un’arte che per natura prevede relazioni, si fa portavoce dei temi caldi della contemporaneità e li divulga, favorendo lo sviluppo dello spirito critico e del dibattito sociale. Non è poco in un’epoca che ci vede sempre più spettatori onnivori e solitari di schermi tascabili, da scrollare.

Scrolliamoci, invece, di dosso la pigrizia: scegliamo un film e guardiamocelo tutto d’un fiato, senza interruzioni. Magari in sala, dove sotto il grande schermo possiamo ancora sentirci piccoli e cogliere l’immensità del mondo.

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Sul podio della classifica:

The Holdovers – Lezioni di vita |di Alexander Payne

Vermiglio | di Maura Delpero

Anora | di Sean Baker

Al quarto posto, in ordine sparso:

Parthenope | di Paolo Sorrentino

L’innocenza | di Kore-eda Hirokazu

Marcello mio | di Christophe Honoré

Challengers | di Luca Guadagnino

Civil war | di Alex Garland

Estranei | di Andrew Haigh

American fiction | di Cord Jefferson

La zona d’interesse | di Jonathan Glazer

Past lives | di Celine Song

Perfect days | di Wim Wenders

Povere creature | di Yorgos Lanthimos

La stanza accanto | Pedro Almodóvar

Una notte a New York | di Christy Hall

Piece by piece | di Morgan Neville

La storia di Souleymane | di Boris Lojkine

Quell’estate con Irène | di Carlo Sironi

Totem – Il mio Sole | di Lila Avilés

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