Eccoci al momento del bilancio d’annata.
Filo conduttore della selezione: film che tendono a migliorarci la vita. Mostrandoci passato e presente con lenti nuove. Immaginando il futuro. Fantasticando su altri mondi possibili. Rendendo onore, insomma, a creatività e fantasia come doti utili all’evoluzione.
Certo, ambire ad una crescita collettiva è velleitario, di questi tempi… Tuttavia è innegabile che il cinema si offra come stimolo per una presa di coscienza della realtà, mostrandone le sfaccettature. Un’arte che per natura prevede relazioni, si fa portavoce dei temi caldi della contemporaneità e li divulga, favorendo lo sviluppo dello spirito critico e del dibattito sociale. Non è poco in un’epoca che ci vede sempre più spettatori onnivori e solitari di schermi tascabili, da scrollare.
Scrolliamoci, invece, di dosso la pigrizia: scegliamo un film e guardiamocelo tutto d’un fiato, senza interruzioni. Magari in sala, dove sotto il grande schermo possiamo ancora sentirci piccoli e cogliere l’immensità del mondo.
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Sul podio della classifica:
The Holdovers – Lezioni di vita |di Alexander Payne
Vermiglio | di Maura Delpero
Anora | di Sean Baker
Al quarto posto, in ordine sparso:
Parthenope | di Paolo Sorrentino
L’innocenza | di Kore-eda Hirokazu
Marcello mio | di Christophe Honoré
Challengers | di Luca Guadagnino
Civil war | di Alex Garland
Estranei | di Andrew Haigh
American fiction | di Cord Jefferson
La zona d’interesse | di Jonathan Glazer
Past lives | di Celine Song
Perfect days | di Wim Wenders
Povere creature | di Yorgos Lanthimos
La stanza accanto | Pedro Almodóvar
Una notte a New York | di Christy Hall
Piece by piece | di Morgan Neville
La storia di Souleymane | di Boris Lojkine
Quell’estate con Irène | di Carlo Sironi
Totem – Il mio Sole | di Lila Avilés
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